La chiesa di Sant’Andrea, ubicata lungo via Sant’Andrea a Barletta, nei pressi delle antiche mura cittadine, rivela una posizione nel cuore del centro storico che si distingue per la sua singolarità e per la serie di eventi che hanno plasmato il suo attuale aspetto. Sovrastante di circa cinque metri il livello della strada, l’edificio offre l’accesso principale tramite una scalinata che supera questa considerevole differenza di altezza. Un ingresso laterale si apre invece a livello con via Duomo, una delle vie principali della città vecchia. La sua storia suscita dibattiti tra gli studiosi, alcuni dei quali hanno ipotizzato l’esistenza di un precedente tempio dedicato a San Pietro al posto dell’attuale chiesa di Sant’Andrea, suggerendo così la sua sopraelevazione. Tuttavia, tale ipotesi non trova riscontri nei reperti storici o nelle documentazioni disponibili. È invece confermato che parte dell’attuale edificio religioso era originariamente occupata da una chiesetta dedicata al Santissimo Salvatore. La differenza di quota di cinque metri risale all’epoca angioina, quando il livello stradale fu abbassato per agevolare l’accesso al mare, poiché tra le mura e il mare c’era un dirupo attraversabile solo tramite rampe e scalinate. Questa peculiarità ha contribuito a posizionare l’intera area di Santa Maria a un livello più alto rispetto al resto della città oltre le mura, mentre i vicoli che conducono al mare salgono ripidi attraverso scale o percorsi insolitamente ripidi per una città prevalentemente pianeggiante come Barletta.
testo a cura di Luca Dangelo