L’orologio di San Giacomo a Barletta, un gioiello di ingegneria e storia, domina il panorama cittadino con la sua imponenza e il suo fascino senza tempo. Situato sulla facciata della Chiesa di San Giacomo Maggiore, questo orologio rappresenta non solo un meccanismo per misurare il trascorrere delle ore, ma anche un simbolo dell’antica tradizione e della ricca eredità culturale della città.
La sua storia affonda le radici nel lontano passato, quando Barletta era un importante crocevia commerciale e culturale della Puglia. L’orologio fu installato per la prima volta nel XVIII secolo, su progetto dell’ingegnere Giovanni Amato, e da allora ha continuato a scandire il tempo per generazioni di barlettani e visitatori.
L’orologio di San Giacomo non è solo un semplice strumento per indicare le ore, ma anche un vero e proprio simbolo della vita cittadina. Le sue campane risuonano nelle piazze e nelle strade, segnando i momenti salienti della giornata e accompagnando gli abitanti di Barletta nelle loro attività quotidiane.
Ma l’orologio di San Giacomo è anche un’opera d’arte, arricchita da decorazioni e dettagli finemente lavorati che ne esaltano la bellezza e l’eleganza. Le sue lancette dorate si muovono con grazia e precisione, mentre il suono delle campane riempie l’aria con una melodia avvolgente e suggestiva.
Oggi, l’orologio di San Giacomo continua a essere uno dei simboli più amati e riconoscibili di Barletta, un punto di riferimento per chiunque voglia immergersi nell’atmosfera unica e affascinante di questa antica città pugliese. Con il suo carattere distintivo e la sua storia millenaria, questo orologio incarna l’anima stessa di Barletta, testimoniando il legame indissolubile tra passato e presente, tra tradizione e modernità.
Testo a cura di Michele Rasola.