La basilica collegiata del Santo Sepolcro è una delle principali chiese di Barletta, con radici profonde nel legame con la Terra Santa e il sepolcro di Cristo sin dalla sua fondazione. Posizionata strategicamente tra due importanti assi viari, la via Francigena adriatica e la via per Canosa che si collega alla via Traiana, la chiesa ha servito da punto di transito per i pellegrini diretti in Terra Santa e per i crociati in viaggio dal porto di Barletta verso Gerusalemme.
L’antico Ospedale dei pellegrini fu adossato alla chiesa nel periodo tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo. La basilica, con una struttura caratterizzata da due parti distintive di stile romanico e gotico, mostra una complessa stratificazione architettonica che si è sviluppata nel corso dei secoli, iniziando dalla sua costruzione nel 1126 fino al XIV secolo.
I documenti storici attestano l’esistenza della chiesa a partire dal 1130, anno in cui fu riconosciuto l’Ordine dei canonici del Santo Sepolcro da Papa Innocenzo II. La collocazione precisa della chiesa fu menzionata nel 1138, mentre nel 1144 si fa riferimento alla sua fondazione ad opera dei Cavalieri del Santo Sepolcro, reduce dalla Palestina e attivi nella costruzione di edifici sacri e civili in Puglia.
Durante il periodo successivo al 1291, con il fallimento della nona crociata e la caduta di San Giovanni d’Acri, il patriarca di Gerusalemme Randulphus trovò rifugio a Barletta, portando con sé preziosi cimeli dalla Terra Santa, incluso un frammento del vero legno della Croce di Cristo, che diventò oggetto di venerazione nella chiesa del Santo Sepolcro.
Diverse modifiche e restauri furono effettuati nei secoli successivi, tra cui la ricostruzione dell’ospedale nel 1400 e la demolizione del portico antistante la facciata principale nel 1770. Nel 1489, papa Innocenzo VIII unì l’ordine dei Canonici del Santo Sepolcro a quello dei Cavalieri di San Giovanni Gerusalemme (poi Ordine di Rodi e di Malta), che aveva già una presenza a Barletta dal 1170.
Nel corso del tempo, la chiesa del Santo Sepolcro ha continuato a essere oggetto di cambiamenti e restauri, con la fondazione di confraternite, come quella di San Carlo Borromeo nel 1618, e l’istituzione dell’Arciconfraternita del Santo Legno della Croce nel 1708. Nel 1852, Pio IX elevò la chiesa a Collegiata, confermata successivamente da Ferdinando II di Borbone. Nel 1951, Pio XII la dichiarò basilica minore.
Negli anni ’30 e ’40 furono eseguiti importanti lavori di restauro, con ulteriori interventi tra il 1968 e il 1972 che riportarono la basilica alla sua forma originaria, rinvenendo reperti della sua fase medievale. La chiesa del Santo Sepolcro continua a essere un luogo di grande importanza storica e spirituale nella città di Barletta.